SAFETYLIT WEEKLY UPDATE

We compile citations and summaries of about 400 new articles every week.
RSS Feed

HELP: Tutorials | FAQ
CONTACT US: Contact info

Search Results

Journal Article

Citation

Taino G, Giardini G, Delogu A, Foti R, Oddone E, Imbriani M. G. Ital. Med. Lav. Ergon. 2019; 41(3): 242-252.

Vernacular Title

Il lavoro in un cantiere in alta quota: generalità fisiopatologiche e analisi di una casistica occupazionale.

Affiliation

Department of Public Health, Experimental and Forensic Medicine, University of Pavia, Italy.

Copyright

(Copyright © 2019, PI-ME Editrice)

DOI

unavailable

PMID

31242354

Abstract

Introduction. From a physiological perspective the high altitude is defined by altitudes higher than 3000 meters above sea level: at this altitude the atmospheric pressure is reduced to 525 mmHg and the partial pressure of Oxygen drops to 110 mmHg in the ambient air follows and 60 mmHg in the alveolar air. To stay at altitudes above 3000 m s.l.m. therefore places the human organism in front of a notable reduction of the functional respiratory reserve already in conditions of rest, leading to inevitable repercussions on the ability to sustain physical effort.

MATERIALS AND METHODS. A population of 39 workers employed in the construction sector at a high altitude construction site (2200-3480 m) was examined. Data relating to sex, age, body mass index, smoking, residence altitude, mountaineering history (maximum altitude reached over a lifetime, frequency of ascents, time spent at high altitude, both for pleasure and for work) and sport practice were collected. Among them, for 25 workers the data of the ergometric tests in normobaric hypoxia (pO2, desaturation and peak values of heart rate, respiratory frequency, ventilation) conducted with simplified mode were collected.

PURPOSE. The study aims to analyze the health of a group of workers exposed to the risk related to staying at high altitude in light of the indications of the scientific literature on health surveillance.

RESULTS. The data relating to the group of workers studied with regard to anamnestic data and to the results of ergospirometric examinations in hypoxic conditions are described.

CONCLUSIONS. In working conditions at high altitude it is necessary to consider both the effect of high altitude in itself, similar to a sort of substantially unchangeable "background risk", and the ways in which high altitude interacts with other risk factors characteristic of the work site activity (which are the same as for any construction site activity that takes place at sea level), considering also the pathophysiological or frankly pathological conditions of which the worker is a carrier. This evaluation can be articulated on two levels: a first level concerning the suitability of the individual for access and the simple prolonged stay in altitude where the work activity will be performed; a second level regarding the suitability of the worker to carry out the work tasks required by the specific task in the particular environmental conditions.

Copyright© by Aracne Editrice, Roma, Italy.


Language: it




Introduzione. Da un punto di vista fisiologico l'alta quota è definita da altitudini superiori a 3000 metri sul livello del mare: a tale altitudine la pressione atmosferica è ridotta a 525 mmHg e ne consegue una pressione parziale dell'Ossigeno di 110 mmHg nell'aria ambientale e di 60 mmHg nell'aria alveolare. La permanenza ad altitudini superiori ai 3000 m s.l.m. pone pertanto l'organismo umano dinnanzi a una notevole riduzione della riserva funzionale respiratoria già in condizioni di riposo, e questo ha inevitabili ripercussioni sulla capacità di sostenere sforzo fisico. Materiali e metodi. È stata presa in esame una popolazione di 39 lavoratori impiegati nel settore edile presso un cantiere d'alta quota (2200 - 3480 m). Sono stati raccolti dati relativi a sesso, età, indice di massa corporea, tabagismo, altitudine di residenza, anamnesi alpinistica (quota massima raggiunta nell'arco della vita, frequenza delle ascensioni, tempo di permanenza in alta quota, sia per diletto che per ragioni lavorative), abitudini sportive. Relativamente a 25 lavoratori sono stati raccolti i dati dei test ergometrici in ipossia normobarica (pO2, desaturazione e valori di picco di frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, ventilazione) condotti con modalità semplificata. Scopo. Lo studio si pone l'obiettivo di analizzare la salute di un gruppo di lavoratori esposti al rischio correlato alla permanenza in alta quota alla luce delle indicazioni della letteratura scientifica in materia di sorveglianza sanitaria. Risultati. Vengono descritti i dati relativi al gruppo di lavoratori studiati in merito ai dati anamnestici e agli esti degli esami ergospirometrici in condizioni di ipossia effettuati.

CONCLUSIONi. Nelle condizioni di lavoro in alta quota risulta necessario considerare sia l'effetto dell'alta quota di per sé, assimilabile ad una sorta di "rischio di fondo" sostanzialmente immodificabile, sia le modalità attraverso le quali l'alta quota interagisce con gli altri fattori di rischio caratteristici dell'attività di lavoro di cantiere (che sono gli stessi di qualsiasi attività di cantiere che si svolga a livello del mare), considerando anche le condizioni fisiopatologiche o francamente patologiche delle quali il lavoratore è portatore. Tale valutazione si può articolare su due livelli: un primo livello riguardante l'idoneità dell'individuo all'accesso e alla semplice permanenza prolungata in altitudine dove sarà esplicata l'attività di lavoro; un secondo livello riguardante l'idoneità del lavoratore a svolgere i compiti lavorativi previsti dalla mansione specifica nelle peculiari condizioni ambientali.


Language: it

Keywords

fitness to work; health survelliance; high altitudine; work at high altitudine

NEW SEARCH


All SafetyLit records are available for automatic download to Zotero & Mendeley
Print